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DOMINANZA ESTROGENICA


Molto critiche per la donna sono le fasi di PERI-MENOPAUSA E DI PRE-MENOPAUSA (O CLIMATERIO). Sono queste fasi di profondo cambiamento dell’assetto ormonale e i sintomi sono spesso subdoli e talvolta non vengono riconosciuti e trattati. La comparsa di mestruazioni irregolari in queste fasi è solo la punta di in iceberg.




L’ESTROGENO DOMINANZA, con i sintomi che l’accompagnano, è l’esempio più eclatante di squilibrio endocrino che si può verificare in pre e perimenopausa.

L’estradiolo viene considerato un ormone buono, visti gli effetti benefici su tutti gli organi e apparati. Tuttavia se presente in eccesso e non opportunamente bilanciato dal progesterone può provocare effetti collaterali e fenomeni degenerativi a livello della mammella e dell’ utero. I primi segnali dell’eccesso di estrogeni, che si identificano in pratica con quelli sostenuti dalla carenza di progesterone e che si accentuano in fase premestruale, sono rappresentati da: Nervosismo, sbalzi d’umore, insonnia, stanchezza, attacchi di panico, mestruazioni abbondanti, cefalea o emicrania, gonfiore e tensione addominale, insufficienza venosa.


Principali CAUSE di dominanza estrogenica – Stanchezza surrenale e stress (aumentata sintesi di cortisolo a discapito del progesterone) – Esposizione a xeno-estrogeni, cioè sostanze chimiche ad azione estrogeno-simile presenti nell’ambiente come pesticidi, diserbanti, cosmetici, detersivi, carni di allevamento, materie plastiche, emissioni dei motori a scoppio (ad es. diossina, DDT, atrazina, parabeni, BPA, benzofenone, ecc…) – Uso di contraccettivi orali (pillola estro-progestinica) – Terapia ormonale sostitutiva convenzionale (ormoni sintetici non bio-identici o non umani) – Insufficienza luteinica (insufficiente produzione ovarica di progesterone) – Cicli anovulatori (cicli con presenza di mestruazioni ma senza che sia avvenuta l’ovulazione, e quindi senza produzione di progesterone nella seconda parte del ciclo). – Dieta errata (molti carboidrati, pochi grassi saturi, e consumo di grassi trans come margarina e olii idrogenati, carenza di magnesio, zinco, rame e vitamine del complesso B) – Obesità (soprattutto nelle donne in menopausa, in quanto le cellule adipose producono estrogeni, tanto che una donna obesa in menopausa può produrre più estrogeni che una donna magra in età fertile)

SINTOMI dell’Estrogeno dominanza (o dominanza estrogenica)

Nel tempo, l’iper-esposizione agli estrogeni favorisce:

- il sovrappeso con aumento del grasso addominale,

- l’ ipotiroidismo,

- le emorragie uterine causate da fibromi e da iperplasia dell’endometrio,

- le cisti al seno e alle ovaie,

- l’ aumento del rischio di patologie autoimmuni, allergie

- l’ aumento del rischio di cancro della mammella, dell’ ovaio e dell’utero,

- l’ infiammazione cronica silente di basso grado.


Se i sintomi legati alla carenza di ormoni sessuali come gli estrogeni e il progesterone non vengono efficacemente trattati possono evolvere per diventare condizioni che sono alla base delle malattie degenerative correlate con l’invecchiamento. Sfortunatamente tutti questi sintomi sono diagnosticati e trattati in modo separato, come se fossero problemi indipendenti e non sono associati minimamente con la vera radice causale.


Si parla di estrogeno-dominanza o dominanza estrogenica quando il rapporto fra gli estrogeni e il progesterone, è sbilanciato a favore degli estrogeni, che quindi sono dominanti sul progesterone. Di fatto si verifica una carenza relativa o assoluta di progesterone, con tutti i sintomi conseguenti. Inoltre, il progesterone è un ormone precursore del cortisolo, del testosterone e degli estrogeni. Significa che in caso di carenza di progesterone anche gli altri ormoni vengono sintetizzati in quantità troppo basse.


Quali sono i sintomi principali dell’estrogeno dominanza? (calo del Progesterone)


- Ansia, irritabilità, sbalzi di umore, depressione, insonnia

- Disturbi della concentrazione e della memoria, mente confusa

- Mestruazioni intense e prolungate, irregolari, sindrome premestruale, infertilità, ovaio policistico, fibromi uterini, tumori a utero e ovaie

- Ridotto desiderio sessuale

- Ritenzione idrica, aumento di peso, aumento del grasso soprattutto nell’addome, fianchi e cosce

- Tensione al seno, dolenzia, noduli, aumento di volume del seno, mastopatia fibrocistica

- Acne

- Estremità fredde

- Emicrania, cefalea, dolori muscolari, articolari, mal di schiena

- Desiderio smodato di alcuni cibi, soprattutto dolci e cioccolato

- Glicemia instabile, resistenza insulinica.

Riassumendo, quindi, per dominanza estrogenica (termine coniato dal Dott.John Lee nel 1993) si intende un eccesso di estrogeni relativamente al progesterone. Si tratta cioè di uno squilibrio fra l’effetto “stimolante” degli estrogeni (che provocano ansietà, insonnia, ritenzione idrica, aumentata proliferazione a livello di seno, utero, ecc.) e quello “calmante” del progesterone (che invece induce pazienza, sonno, inibizione della divisione cellulare, ecc.) Ricordiamo che questa non indica necessariamente una iperproduzione di estrogeni, essa infatti può manifestarsi in presenza di un livello di estrogeni elevato, ma anche normale o addirittura ridotto. Quello che importa è che questi estrogeni non siano adeguatamente controbilanciati da una sufficiente quantità di progesterone, e quello della carenza di progesterone pare essere un problema assai diffuso sia nelle donne che negli uomini.

TRATTAMENTO

La cura della dominanza estrogenica prevede, nei casi in cui questa sia presente, il trattamento della stanchezza surrenale concomitante. Questo aiuto alle surrenali, interrompendo il furto di pregnenolone, consentirà di avere una maggior quantità di progesterone disponibile per contrastare l’eccesso di estrogeni. Dall’altra parte invece, un supporto diretto all’equilibrio estrogeni/progesterone, aiuterà indirettamente le surrenali fornendo una maggiore quantità di progesterone che può essere utilizzato come base per la sintesi di una maggiore quantità di cortisolo. Inoltre, il progesterone di per sé ha un effetto calmante, rilassante e favorente il sonno che può aiutare il recupero delle surrenali sovraccaricate.

Il trattamento cardine della dominanza estrogenica è costituito dal progesterone naturale somministrato per via transdermica come crema o gel alle concentrazioni adeguate. Nelle donne in età fertile normalmente si utilizza dal 14° al 28° giorno del ciclo, nelle donne in menopausa dal 1° al 25° giorno del mese solare. E’ assolutamente fondamentale che sia utilizzato progesterone naturale (bio-identico) e non un progestinico sintetico come quelli utilizzati nelle pillole anticoncezionali che hanno sì alcune azioni progesterone-simili ma anche una lunga serie di effetti collaterali dovuti alla loro estraneità ai nostri sistemi metabolici.

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